Partenza
Rifugio Sunny Valley
Sentiero per il trekking adatto ai camminatori esperti.
Partendo dal rifugio Sunny Valley incontrerai subito la mulattiera realizzata a mano dai soldati (S564) e le trincee rocciose utilizzate come riparo e ricovero durante la lunga stagione bellica: uno spettacolo da immortalare in uno scatto fotografico che saprà ricordare il coraggio e la sofferenza vissuta da tanti giovani in nome della libertà e della Patria.
Il trekking prosegue verso Passo dell’Alpe – Mot De Li Leur ( S519) e risale il Piano del Termine fitto fitto di tornanti con una pendenza massima di 449 metri.
Come anticipato, il percorso ad anello con partenza e arrivo al Sunny Valley, è impegnativo e il tempo di percorrenza medio si aggira intorno alle 3 ore.
Nell’inverno del 1915, anno in cui ha inizio la Grande Guerra, Santa Caterina Valfurva, con i suoi colossi montuosi dell’Ortles-Cevedale-Adamello che si collegano alla catena delle Alpi attraverso il passo dello Stelvio e il Passo del Gavia, diventa un punto militare strategico per la difesa dei nostri confini.
Si costruirono, a ben 3000 metri di altezza, le linee di difesa militari, dove punti panoramici e di avvistamento sulle valli circostanti garantivano una perfetta visuale sulle intenzioni di avanzamento e sulle mosse del nemico.
Tra la neve e il freddo paralizzante, tipico dell’inverno a Santa Caterina Valfurva, furono erette: trincee, postazioni d’artiglieria e caverne per le truppe.
Oggi, percorrendo i sentieri montani della Valfurva ed, in particolare, il sentiero Sunny Valley – Passo Dell’Alpe – Mot De Li Leur – Piano del Termin, è possibile ritrovare i reticolati di filo spinato, le insenature scavate nelle grotte per l’appostamento delle sentinelle, i ponti e i selciati in pietra costruiti dai soldati per raggiungere i punti strategici più alti per la difesa.
Oggi, Santa Caterina Valfurva è, dunque, un luogo testimone della tragica storia del nostro popolo e custode del dolore dei giovani soldati impegnati nel fronte.